C’è un’aria frizzante nel barrio questa mattina…
…una sottile eccitazione che si può toccare con mano e ti rende parte di un qualcosa. Cammini per le strade e sai che quel qualcosa oggi accadrà. Non è un’aria di festa quella che si sente e si respira, ma aria di occasione. Non ci sono sorrisi ebeti, fiori o mimose, abbracci e saluti. Ma sguardi rilassati seppur decisi. Determinati seppur gentili.
Oggi a Buenos Aires arriveranno migliaia di pullman carichi di persone e striscioni. Nelle stazioni i già pochi treni sono stati triplicati e dalla Provincia una marea – ora silenziosa – di anime determinate (ma sempre gentili) si daranno appuntamento davanti al Palazzo del Congresso questo pomeriggio.
Oggi a Buenos Aires, e in tutto il paese, NON si celebra la Festa della Donna!!
Oggi a Buenos Aires, e in tutto il paese, si scende in piazza per la GIORNATA INTERNAZIONALE della DONNA.
Secondo le stime degli organizzatori, oggi a Buenos Aires scenderanno in piazza quasi 1 MILIONE di persone: donne e uomini, ragazze e ragazzi, famiglie con bimbi al seguito. Quasi 1 milione di persone, con in testa al corteo le donne che diritti non ne hanno mai avuti, famigliari di donne cui è stata privata la semplice ragione di vita in virtù di un delitto che in Argentina ha un nome: FEMICIDIO, ma per la sua Legislazione moderna questo delitto ancora non esiste.
Un milione di persone che la mimosa manco sanno cos’è, perché loro chiedono Diritti: semplici e basilari. Chiedono che si cambino le statistiche: una donna morta al giorno solo nel 2017 (fonte CNN)
Non sarà una marcia silenziosa, anzi, si faranno sentire. Ma senza distruggere una città, senza assaltare i negozi, senza cariche della polizia. Manifestare in Argentina è un diritto fondamentale, farlo rumorosamente è una gioia.