Gabriele Orlini

Fotoreporter documentarista, viaggia e svolge attività come fotogiornalista freelance dall’America Latina al Sud-Est Asiatico, attraverso l’Africa e i fronti di guerra
del Medio ed Estremo Oriente.

Racconto le storie dei singoli, uomini e donne che insieme formano quel puzzle scomposto chiamato Umanità e a cui tutti, in qualche modo, apparteniamo.

Triestino di nascita, milanese d’adozione, porteño per destino, appena posso amo tornare nella mia intima e malinconica Buenos Aires. Non ho radici ma gambe e ho scelto di fare il mestiere del vento per non tradire quella sottile e vitale necessità di sentirmi altrove.

Fotogiornalista, scrittore, fotografo documentarista, film director, viaggiatore per una necessità incurabile dell’anima. Fermo sostenitore del viaggio come mezzo insostituibile di conoscenza, uso l’arte del racconto visuale per descrivere le lotte e le contraddizioni del mondo. Con la precisione metodologica del fotoreporter e la visione del narratore mi dedico a quelle storie che sembrano voler rimanere nascoste.

Racconto le storie dei singoli, uomini e donne che insieme formano quel puzzle scomposto chiamato Umanità e a cui tutti, in qualche modo, apparteniamo. Le racconto soprattutto per mezzo della fotografia, ma a volte anche della scrittura, per dare una voce forte specialmente a quelle storie invisibili perse nel marasma mediatico del quotidiano. Amo entrare nelle storie forti e rimanerne, mio malgrado, impigliato. Parlo del travaglio dei profughi e delle loro speranze, di abuso sessuale e di violenza sulle donne dall’Africa al Sud America, di bordelli e di bambini soldato, di emarginati ma anche di sorrisi.

Come fotoreporter freelance ho realizzato diversi servizi in quasi tutta lAfrica (Camerun, RD Congo, Tanzania, Mozambico, Angola, Zambia, Uganda, Rep. Centrafricana, Nigeria, Namibia, Zimbabwe, Botswana, …), Thailandia, Laos, Cambogia, Myamar, India, Bangladesh, Mindanao, Filippine, Indonesia, in Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Bolivia, Perù, in Venezuela, nei Territori Palestinesi Occupati e nelle zone di crisi e guerra nel Medio Oriente, Africa, Sud-Est Asiatico. Collaboro con diverse riviste e testate nazionali (poche) e internazionali e sono vincitore di numerosi premi internazionali.
Credo ancora che la fotografia debba arrivare prima del nome del suo autore, per rispetto delle storie che porta con sé.
Insegnante per vocazione, organizzo alcuni workshop e mentorship dedicati alla scoperta e allo sviluppo di una propria narrativa fotografica, per aprire gli scrigni delle memorie e scardinare gli orizzonti che racchiudono i ricordi.

Mio compagno di vita è Valentino, un jack russel terrier che, a ogni partenza, mi ricorda sempre che c’è anche un ritorno. Chi mi conosce sa che mi piace attraversare la vita senza girarci attorno e, prendendo in prestito le parole di Robert Frost posso dire di “…AVER SEMPRE AVUTO UNA LITE D’AMORE CON IL MONDO”

Il mio lavoro è rappresentato e distribuito da ZUMA Press, Inc.
Sono iscritto al Frontline Freelance Register.

Nel 2019 avvio il progetto DOOG REPORTER di cui ne sono il co-fondatore insieme alla filmmaker Lisa Zillio.

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Come Fotoreporter freelance il mio lavoro si concentra prevalentemente su tematiche quali reportage e documentazione, aree di crisi e conflitti armati, progetti a medio/lungo termine su tematiche sociali e umanitarie

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Per capire e accrescere la propria capacità narrativa per immagini, perché non basta aver vissuto una storia o essere in un luogo per saperla raccontare.
Lavorare con me significa vivere in prima persona le storie che andrai a raccontare e acquisire quegli strumenti fondamentali per farlo al meglio.