Chiamatela pure Podgorica…
…l’attuale capitale del Montenegro, ma esplorandola, andando alla ricerca della sua intimità, delle sue paure, della sua solitudine, della sua sofferenza, ecco allora che scoprirete come la più importante città del piccolo Stato balcanico, che si appresta a trovarsi, tra 24 ore, ad affrontare le elezioni parlamentari e una sfida politica tra Nato e Russia, sia oggi, nella sua anima recondita e orgogliosa, revanscista e nostalgia, non l’attuale Podgorica ma, piuttosto, la vecchia Titograd: la città di Tito.
Nel ’46 la futura capitale del Montenegro venne ricostruita ex novo e l’ideologia celebrò il ”Maresciallo” senza domande e concessioni al dubbio. Settant’anni sono passati e nel 2016 la stessa città è in un faccia a faccia pugilistico con il proprio contingente; ci sono le elezioni e pure i partiti, le divisioni e le domande e, con queste, i dubbi: molti, troppi.
Ed è così che la Podgorica di adesso setaccia il proprio passato, alla ricerca, in una memoria ingombrante e dolorosa, di un appiglio lenitivo per affrontare un domani all’apparenza orfano di risposte e soluzioni e con incognite foriere di ogni timore.