Novanta chilometri dalla capitale Dacca. Tre ore di macchina verso nord. Siamo a Kandapara, quartiere a luci rosse di Tangail. Una città nella città, fatta di baracche dove circa ottocento ragazze, tra droga e povertà, si vendono al miglior offerente. In Bangladesh la prostituzione è stata legalizzata nel 2000, ma ha origini molto più antiche. È un’eredità del dominio inglese e i bordelli sono aperti da tantissimi anni.
Questo è il secondo più grande del Paese. Quelli regolari, ovvero riconosciuti dalle autorità, sono una ventina. Per la legge dovrebbero lavorarci solo ragazze dai 18 ai 55 anni. Ma nella realtà non è così. Ci si accorge immediatamente quando si varca uno dei cancelli in lamiera che ti porta all’interno. Tante sono giovanissime.