Reportage

Dumb Tomorrow

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Iraq

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War

Mosul Iraq

Southern front of the 2016 conflict

“..avevano le barbe nere, lunghe.
E gli occhi spalancati come diavoli.
Le loro urla perforavano le orecchie.
Le donne gridavano e la gente scappava.
Io piangevo e nessuno mi sentiva.
Io piangevo più forte e nessuno mi vedeva.

Ci fu uno scoppio.
Ho smesso di sentire.
Ho smesso di parlare.
Ho riaperto gli occhi per guardare e sono rimasto solo io.
In silenzio.

La guerra, quella vera, comincia il giorno dopo.
È la guerra di chi rimane, di chi sopravvive, di chi cerca di ricostruire una esistenza sulle macerie di una quotidianità e una normalità negata, spezzata, rubata.

La guerra è un istante lungo un infinito.
E tutto cambia. Per sempre.

Resta il silenzio nei timpani che sibilano, resta la luce, spenta e opaca, negli occhi di chi testardamente sceglie di continuare a vivere.

E sull’odore acre e persistente delle carni briciate, sulla polvere dei muri abbattuti come scheletri dalle ossa rotte, nei disegni di bambini violati, emergono i ricordi.
Mai le ragioni. E si va avanti.

Iraqui Armor Inside | ©Gabriele Orlini, 2016
Gabriele Orlini, ©All rights reserved
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